Liceo Statale

Maria Montessori

 

Integrazione alunni in situazione di handicap

 

Il diritto all'educazione e all'istruzione delle persone in situazione di handicap nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado è garantito e sancito dall'articolo 12 della Legge 104/92.

La legge stabilisce, inoltre, che l'integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona con handicap nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.

Ribadisce, poi, che l'esercizio del diritto all'educazione e all'istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all'handicap.

 In linea con le disposizioni della Legge 104/92, il Liceo Maria Montessori promuove l'integrazione degli alunni disabili, nella convinzione che l'inclusione di tali allievi costituisca una risorsa preziosa per l'intera comunità scolastica e sia fonte di stimolo e di crescita sul piano didattico, educativo e relazionale.

 

Obiettivi per l'integrazione

Nei confronti degli alunni disabili la scuola garantisce il diritto all'educazione e all'istruzione, attraverso interventi e risposte ai bisogni educativi speciali: tali bisogni richiedono una particolare attenzione non solo sul piano cognitivo, ma anche sul piano affettivo - relazionale e psicologico. In considerazione di ciò, obiettivo prioritario del Liceo Montessori è la creazione di un ambiente accogliente e includente, in cui l'alunno possa accrescere la sua autostima e sviluppare le proprie potenzialità.  La scuola, inoltre, favorisce l'integrazione attraverso percorsi e ausili didattici che rispondano alle necessità individuali e concorre alla realizzazione del progetto di vita di ciascun alunno, operando anche in sinergia con altre scuole e con diverse strutture del territorio.

 

Risorse per l'integrazione

La comunità scolastica in toto è chiamata a garantire e favorire un'integrazione efficace, pertanto sono parte integrante dell'Inclusione Scolastica il dirigente, gli insegnanti specializzati per le attività di sostegno, i docenti curricolari, i consigli di classe, il collegio docenti, i collaboratori scolastici, ognuno nel rispetto del proprio specifico ruolo. La scuola, inoltre, garantisce il raccordo e la comunicazione con le famiglie e la collaborazione con figure esterne quali operatori psico - socio-sanitari, i referenti della ASL, gli assistenti alla comunicazione, gli assistenti educativo -culturali etc.

 

Momenti fondamentali sono i Gruppi di Lavoro Handicap (GLH):

 

- GLH d'Istituto

E' composto dal Dirigente scolastico, dal docente coordinatore del dipartimento del sostegno, dagli insegnanti specializzati per le attività di sostegno, da rappresentanti degli insegnanti curricolari, dei genitori, dei referenti della ASL. Ha il compito di creare rapporti con il territorio per una mappa ed una programmazione delle risorse e di collaborare alle iniziative educative di integrazione predisposte dal piano educativo.

 

- GLH operativo

Per ogni alunno disabile è attivato un GLH operativo, che è composto dal Dirigente scolastico, da tutti i docenti della classe, dagli operatori psico-socio-sanitari che seguono l'alunno, dalla famiglia. Il GLH operativo ha il compito di predisporre il P.D.F. e il P.E.I. e di verificarne l’attuazione e l’efficacia nell’intervento scolastico. Possono essere convocati anche operatori di contesti extrascolastici che lavorano con l’alunno, al fine di creare raccordo e organicità tra i diversi interventi.

 

 

Strumenti per l'integrazione

 

 Piano Educativo Individualizzato (PEI)

Per ogni alunno disabile viene redatto all’inizio di ciascun anno scolastico il Piano Educativo Individualizzato dai componenti del GLH operativo. Il PEI può seguire i programmi ministeriali, seppur per obiettivi minimi, o può essere differenziato. Nel primo caso possono essere previste, anche in sede di esame di stato, prove ridotte o equipollenti, ma sempre mirate alla verifica del raggiungimento degli obiettivi previsti dal curricolo. Nel caso di PEI differenziato, invece, l'alunno viene valutato in base al raggiungimento degli obiettivi previsti dal PEI e a conclusione dell'intero ciclo scolastico consegue un attestato di certificazione delle competenze e delle abilità acquisite (O.M. 90/01).

- Strumenti per la didattica:

La scuola mette a disposizione degli alunni strumenti che facilitino l’apprendimento, a seconda delle necessità (es. computer, LIM, audiolibri, ausili multimediali vari)

- Progetti attivati dalla scuola in orario scolastico ed extra-scolastico

I progetti proposti dalla scuola ad ampliamento dell'offerta formativa costituiscono uno strumento prezioso per l'integrazione dei ragazzi disabili: attraverso le attività aggiuntive promosse dall'Istituto, infatti, è possibile favorire le capacità relazionali degli alunni e migliorare la socializzazione tra coetanei.

Organizzazione delle attività

La scuola promuove attività di orientamento in ingresso e di raccordo con la scuola media di provenienza, al fine di acquisire informazioni sulle attività svolte e sui risultati conseguiti, per verificare l'aggiornamento delle diagnosi funzionali e delle certificazioni e per garantire una continuità nell'intervento educativo finalizzato all'integrazione.

L'Istituto, inoltre, progetta attività di accoglienza per le classi iniziali in cui sono inseriti alunni disabili, per poi procedere alla fase della programmazione individualizzata.

Promuove, infine, attività di orientamento in uscita.

 

Inclusione degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento

In ottemperanza alla legge n. 170/2010 e alle linee guida MIUR allegate al DM 12 luglio 2011 il Liceo Montessori di Roma adotta un protocollo per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento. Una volta depositata in Segreteria da parte della famiglia la certificazione attestante il disturbo, tale protocollo viene comunicato agli interessati e i relativi Consigli di Classe mettono in atto le procedure previste, elaborando per ciascun alunno un Piano Didattico Personalizzato (PdP).

 

Inclusione degli alunni stranieri con inadeguata competenza linguistica in italiano

Un’altra sfida accettata dalla scuola in questi ultimi anni è l’inclusione degli alunni stranieri che non padroneggiano completamente la nostra lingua. A tal fine è stato già sperimentato dal nostro istituto un progetto per lo studio dell’Italiano come Lingua 2.

Il corso seguito dagli alunni è stato tenuto da docenti volontari dell’associazione PIU’ CULTURE che opera nel II  Municipio. Ai ragazzi al termine del corso è stato somministrato un test per verificare il livello raggiunto e tutti hanno raggiunto il livello A1 della lingua italiana.

E’ stato inoltre redatto un regolamento della scuola per l’accoglienza dei ragazzi stranieri di recente immigrazione: all'inizio dell'anno scolastico i futuri alunni verranno sottoposti ad un test per verificare le competenze linguistiche e l’eventuale necessità di partecipare al corso.

Dall’analisi effettuata sui corsi già svolti si è riscontrata  una ricaduta positiva sia per gli alunni stranieri che non si sono sentiti isolati, ma facenti parte del gruppo classe sin da subito, sia per gli alunni italiani.

           

            Istruzione  domiciliare

La scuola è attiva anche sul piano dell'istruzione domiciliare: qualora, per gravi ragioni di salute,  gli alunni non possano frequentare le lezioni,  il Consiglio di Classe,  sotto la guida del Coordinatore, fornisce allo studente, nella forma più idonea, tutto il sostegno necessario per non rimanere escluso dal processo formativo.

Tale sostegno viene di volta in volta articolato in un progetto definito attraverso obiettivi generali quali garantire il diritto allo studio, prevenire l'abbandono scolastico, favorire la continuità del rapporto insegnamento-apprendimento ed obiettivi didattici specifici, relativi alla classe ed individuati dai docenti delle singole discipline.

Una volta evidenziati gli obiettivi, si procede ad individuare le attività didattiche e le relative metodologie didattico/educative, in linea con le direttive del MIUR e dell'Ufficio Scolastico Regionale del Lazio.

 

 Intesa di collaborazione per l'integrazione e il sostegno dei minori stranieri e per l'educazione interculturale

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