LINGUISTICO
Liceo Linguistico
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1° biennio |
2° biennio |
5° anno |
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1° anno |
2° anno |
3° anno |
4° anno |
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Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti |
Orario settimanale |
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Lingua e letteratura italiana |
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4 |
4 |
4 |
4 |
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Lingua e cultura latina |
2 |
2 |
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Lingua e letteratura straniera1 |
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4 |
3 |
3 |
3 |
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Lingua e cultura straniera2 |
3 |
3 |
4 |
4 |
4 |
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Lingua e cultura straniera3 |
3 |
3 |
4 |
4 |
4 |
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Storia e geografia |
3 |
3 |
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Storia |
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2 |
2 |
2 |
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Filosofia |
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2 |
2 |
2 |
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Matematica |
3 |
3 |
2 |
2 |
2 |
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Fisica |
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2 |
2 |
2 |
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Scienze naturali |
2 |
2 |
2 |
2 |
2 |
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Storia dell'Arte |
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2 |
2 |
2 |
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Scienze motorie e sportive |
2 |
2 |
2 |
2 |
2 |
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Religione cattolica o Attività alternative |
1 |
1 |
1 |
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1 |
“Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse” (art. 6 comma 1)
Partendo dalle indicazioni del legislatore, si può riconoscere quale elemento qualificante dell'indirizzo linguistico la possibilità che si offre agli studenti di cogliere nella loro specificità i caratteri strutturali e le valenze comunicative delle lingue insieme con la ricchezza del patrimonio culturale che con loro si identifica. Pertanto l’asse portante dell’indirizzo è il concetto di lingua inteso come:
- sistema di comunicazione
- strumento di relazione
- veicolo di conoscenza e elaborazione culturale
Il piano di studi del Linguistico Montessori è quindi impostato in modo tale da favorire il raggiungimento di tali obiettivi, sia formativi che pratici:
1) acquisire non solo una competenza strettamente linguistica, quanto una competenza comunicativa, intesa come utilizzo creativo e diretto delle lingue straniere in situazioni reali;[1]
2) favorire, insieme alle altre discipline, la formazione sociale e culturale degli studenti;
3) portare gli allievi a conoscere gli aspetti fondamentali della civiltà dei paesi di cui studiano le lingue, abituandoli al dialogo interculturale;
4) partire dalla riflessione sulla propria lingua madre per analizzare le analogie e le dissomiglianze con le altre lingue studiate.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:
•avere acquisito in Lingua e cultura straniera 1 (Inglese) strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;[2]
•avere acquisito in Lingua e cultura straniera 2 e 3 (Francese e Spagnolo) strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;
•saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando diverse forme testuali;
•riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro;
•essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari;[3]
•conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni;
•sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio.
Vengono particolarmente valorizzati nell’indirizzo la capacità di socializzazione, la maturazione nel comportamento, l’attitudine al dialogo e alla volontà di interagire con consapevolezza e rispetto con tutte le componenti della scuola.
A completamento del corso di studi l'allievo del Liceo linguistico ha sviluppato e affinato le sue capacità di comunicazione con gli altri. E' in grado di interagire con i parlanti nativi di altre nazioni. E' consapevole delle sue effettive competenze, in modo tale da effettuare scelte mature sulla strada che deve intraprendere, sia che scelga un lavoro in ambito nazionale o europeo, sia che continui nello studio universitario di indirizzo linguistico o altro.
[1] 1 L’insegnamento delle lingue straniere prevede che per un’ora settimanale l'insegnante curricolare sia affiancato da un docente di madrelingua che cura soprattutto l'abilità nella conversazione.
[2] Per una veloce comprensione dei succitati livelli, vedi il seguente link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Quadro_comune_europeo_di_riferimento_per_la_conoscenza_delle_lingue.
Per una descrizione più dettagliata, vedi il link del Consiglio d’Europa:
http://www.coe.int/t/dg4/linguistic/Cadre1_en.asp
[3] Dal primo anno del secondo biennio è impartito l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica, prevista nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato e tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica, compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato e tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Gli insegnamenti previsti dal presente comma sono attivati nei limiti degli organici determinati a legislazione vigente.
Tale metodologia didattica viene denominata CLIL (Content and Language Integrated Learning). Per approfondire, vedi il link: http://ec.europa.eu/languages/language-teaching/content-and-language-integrated-learning_en.htm